Ho avuto grandi difficoltà a decidere come ringraziare le tantissime persone che mi hanno dimostrato stima e affetto in questa campagna elettorale , prescindendo dal credo politico o dalla collocazione in uno schieramento diverso per legami di amicizia o di parentela o di pura collocazione ideologica . Molti giovani hanno individuato il voto nei miei confronti come un voto Libero e di Cambiamento; di questo sono onorato e lusingato e per questo li ringrazio . Ho scelto di farlo scrivendo a voi di 1984, in maniera semplice, si può dire che abbiamo tentato di fare un percorso comune, anche se nessuno lo aveva nè previsto nè programmato, alla fine le relazioni spontanee sono quelle più vere . Sono contentissimo del risultato, sia personale che del mio partito, di quello dei giovani che si sono battuti nella lista, dello splendido risultato di Carmelina Atria alla provincia, la più votata del prc, ma anche incazzatissimo contemporaneamente perche tutto questo lavoro di impegno determinato e di sviluppo di un programma vero non ha portato ad alcun risultato istituzionale, e per una interpretazione legale, non abbiamo nemmeno un consigliere comunale. Ve la dico come lo direbbe l’attuale presidente del consiglio,” non è giusto che in Italia l’interpretazione di un magistrato sconvolga il volere popolare”, ed è così, è impensabile che in una democrazia moderna se un partito che prende 715 voti ha 3 consiglieri comunali, ed un altro che ne prende 299 neanche uno, non ha senso ed anche se ci fosse una legge che dice questo è sicuramente da cambiare. Sono ancora più preoccupato di chi chiaramente prezzolato ha fatto immediatamente “pressioni” affinchè l’interpretazione fosse quella giusta. Il primo pensiero e quello di fare i complimenti per il risultato, oltre ogni aspettativa, al nuovo sindaco Giovanni Cuttone, la speranza è che da subito tiri fuori gli “attributi” e li metta sullo scranno del Consiglio Comunale, il quale, scusate se lo scrivo, ma lo penso, pare non essere particolarmente qualificato, e non mi riferisco al lato umano che mi sembra ben assortito, ma a quello politico: troppi personaggi eletti in liste civiche e troppi altri disponibili a cambiare partito immediatamente. La assoluta mancanza di un retroterra ideologico e politico la trovo il motore principale alla trasformazione in faccendieri e voto-scambisti dove il soggetto principale è l’IO ma non la collettività. Spero che il nuovo sindaco abbia la necessaria forza, ed il voto popolare gli dà questo peso, di non cadere in ricatti e giochetti di potere che ne potrebbero frenare la capacità amministrativa, l’autorevolezza non si eredita la si esercita con scelte politiche coraggiose. Abbiamo impostato una campagna elettorale con proposte precise e continueremo a portarle avanti perché la politica è scelta di vita quotidiana, non improvvisazione nei trenta gironi di campagna elettorale, quindi un messaggio per tutti: noi ci saremo, continueremo le nostre battaglie e chiederemo sempre a tutti i cittadini di partecipare alla crescita ed al cambiamento della nostra società. A coloro della mia generazione che hanno creduto di poter cambiare le cose vorrei dire, non è votando per ME , per Mistretta o per Cuttone che si modifica lo stato di cose esistenti, ma confrontandovi con i vostri figli parlando discutendo ogni giorno per insegnargli a crescere in una società libera in una società di diritti e di doveri, non di piaceri né favori. Ci sono troppi giovani in gamba che hanno scarsissime possibilità di emergere e di affermarsi nella vita ed in particolare nei paesi dove sono nati, perché dovranno trascinare dei carrozzoni dove altri salgono con troppa facilità e con l’aiuto di una classe politica mediocre e senza idee, questa purtroppo è la storia della nostra terra, e la speranza è che le prossime generazioni la cambino, devo dirvi con grande franchezza che se con tanti altri continueremo a fare le nostre piccole battaglie, ho perso la speranza che la mia generazione possa avere la forza e la determinazione di costruire una società migliore. Spero in ogni caso che questa campagna elettorale sia servita a dimostrare che la politica può essere proposta e non solo lotta per succedersi nel potere, che non basta più amministrare l’esistente, perché troppa gente sta male ed il lavoro che manca non è più il perno principale su cui ruota la nostra economia e la solidarietà sta diventando sempre meno praticata. Tutti dobbiamo fare la nostra parte e pretendere da chi ci amministra il massimo dell’impegno nel rendere più vivibile le nostra comunità.
Fraternamente, Gero Accardo.