venerdì 19 ottobre 2007

V per....?

V per Vendetta è un film molto interessante che offre numerosi spunti di riflessione sui temi della politica e della democrazia. Ha inoltre numerosi legami con il libro 1984 di George Orwell (non a caso uno degli attori protagonisti di questo film è stato anche protagonista dell'omonimo film, girato nel 1984, e dedicato al libro). Su Youtube ho trovato un video molto simpatico che unisce scene del film e dei tg nazionali per mostrare come sia possibile fare un uso davvero "curioso" della tv e dei mezzi di informazione per manipolare a favore di alcuni le notizie. Buon divertimento!


mercoledì 17 ottobre 2007

2+2 = ? … Ecco le risposte ad alcune delle domande più frequenti su 1984!

1984? PERCHE' QUESTO NOME?
Il nome si ispira all'omonimo libro di George Orwell. Parla di una società apocalittica in cui la gente non è più libera di pensare. In cui i fondamenti della democrazia sono stati sovvertiti per permettere ad una ristretta cerchia di persone di controllare la libertà del popolo. Una società in cui un Grande Fratello controlla tutto basandosi su tre “paradossi” dominanti: la guerra è pace, la libertà è schiavitù, l'ignoranza è forza. Ovviamente la società in cui viviamo non è ancora arrivata a questo punto ma chi ha letto il libro sa di cosa stiamo parlando e sa che, incredibilmente, ci si avvicina pericolosamente a quello scenario. Ovviamente noi sosteniamo l'opposto: la guerra non è pace, la libertà non è schiavitù, l'ignoranza non è forza.

COSA VOLETE FARE?
In una parola? Rivoluzione! Vogliamo cambiare le regole. Vogliamo promuovere lo sviluppo di una cultura politica nuova. Un mercato libero in cui a guidare le scelte sia finalmente la domanda (l'elettore) e non l'offerta (i politici). Attualmente è l’offerta che stabilisce ciò di cui noi abbiamo bisogno: situazione paradossale ma ormai consolidata nelle nostre menti tanto da sembrare naturale. Noi, invece, vogliamo porre al centro dell'attenzione la relazione tra gli elettori e la politica. Una relazione duratura e proficua. Per far questo partiamo dal nostro Comune. Lo conosciamo bene perché ci viviamo. Se altre persone come noi in altri comuni d'Italia faranno lo stesso e se tutti otterremo un risultato positivo (che non necessariamente in una prima fase deve per forza coincidere con una vittoria schiacciante nei confronti della "vecchia" politica) un giorno avremo completato la nostra rivoluzione.

PERCHE' FATE QUESTO?
Perché siamo costretti dalla attuale situazione. Perchè non possiamo fare altrimenti e perché non abbiamo niente da perdere. Perché centinaia o migliaia di persone del nostro comune e milioni di persone in Italia sentono il bisogno di un cambiamento. Noi abbiamo un'idea precisa di come far diventare realtà questo cambiamento.

COME VOLETE FARLO?
Abbiamo delineato due fasi ben precise del nostro progetto:

Fase 1: Diffondere questa nuova idea di politica e risvegliare l'orgoglio nella mente degli elettori. Il nostro budget è praticamente nullo. Per questo ci affideremo al passaparola come strumento per diffondere le nostre idee. Questo avverrà essenzialmente attraverso due canali: Internet e la strada. In ognuno di questi “mezzi di comunicazione” vediamo dei pregi e delle peculiarità che si integrano a vicenda e che possono conferire una maggiore efficacia alla diffusione delle nostre idee. Non ci aspettiamo nulla di particolare da questa prima fase ma non vi nascondiamo che vorremmo avere una piacevole sorpresa e scoprire centinaia o migliaia di persone (soprattutto giovani) entusiasti della nostra idea e della "politica nuova" che vogliamo creare. Se vi aspettate una propaganda denigratoria nei confronti degli attuali politici con toni faziosi e arroganti che puntino il dito contro i loro vizi e le loro idee vi sbagliate. Non abbiamo bisogno di farlo. Noi non critichiamo i politici come singole persone (riteniamo che il rispetto dell’individuo e delle idee di ognuno sia sacro) ma in qualità componenti di un sistema marcio e corrotto, come è quello della politica di oggi. Anche le menti più illuminate e sensibili in un contesto simile si “sporcano le mani” e non riescono a fare realmente il bene della Democrazia.

Fase 2: Se le risposte da parte della gente, e in particolare quelle dei giovani, non saranno quelle che ci auspichiamo allora vuol dire che ci siamo sbagliati (e con noi milioni di italiani). Vorrà dire che la maggior parte della gente non vuole un cambiamento e tutto rimarrà come prima. Rimarrà solo il piacere di aver condiviso con altre persone le nostre idee che, magari, in futuro costituiranno il punto di partenza per iniziative simili a quella nostra. Al contrario, se ci sarà un seguito di persone sufficientemente motivato e numeroso, promuoveremo la creazione di una lista civica costituita e supportata da coloro che si rispecchiano nei nostri stessi valori e che si dimostreranno in grado di poter gestire l'onere di rappresentare il nostro movimento.

DOVE E' FINITO IL VOSTRO PROGRAMMA?
Il nostro punto di partenza non è costituito dalle ideologie ma dalle aspirazioni e dai bisogni dei cittadini che saranno anche il nostro punto di arrivo. Le ideologie a lungo andare si rivelano perdenti. Cambiano i tempi e le persone e le strutture di pensiero rigide non si adattano bene a questi cambiamenti. Crediamo invece che esistano dei valori di base condivisibili da tutti come il rispetto dell'individualità di ciascun essere umano e dell'ambiente. Per questo motivo il nostro programma nascerà strada facendo, arricchendosi di dettagli e perfezionandosi grazie ai contributi delle persone che vorranno seguirci, ispirandosi a semplici valori di base condivisi. L'elettore è il vero re della politica, non i partiti o le ideologie. Gli elettori devono essere al centro della politica. Devono guidare scelte e priorità. La politica deve semplicemente saper ascoltare con attenzione e fornire risposte e soluzioni efficaci.

2+2=5? AVETE DIMENTICATO LA MATEMATICA!?
No tranquilli. In matematica ce la caviamo bene. Però ci piace giocare spesso con questa strana equazione. Spiegarne il significato in poche righe sarebbe davvero riduttivo. In sintesi, si tratta di uno dei temi centrali del libro di Orwell che riassume il paradosso della società da lui descritta. Vi invitiamo a leggere il libro se volete oppure ad approfondire il tema con questo interessante articolo.

DESTRA O SINISTRA?
Questa è una domanda che ci fanno in molti...e ogni volta che ce la fanno sorridiamo e rispondiamo: "Nessuna delle due. Neanche al Centro!". Come già avrete letto non ci riconosciamo nei partiti e nelle ideologie. Il voler trovare una collocazione ideologica inevitabilmente limita in un modo o nell'altro la libertà di pensiero di ciascuno di noi. Non vogliamo il pensiero unico. Desideriamo il confronto aperto con gli altri e per poterlo fare in modo efficace bisogna essere liberi da qualsiasi condizionamento o paradigma.

CHE C'ENTRA BEPPE GRILLO CON VOI?
Il nostro movimento ha avuto origini ben prima dell'iniziativa di Beppe Grillo e del suo V-Day. Scherzosamente abbiamo anche detto che Beppe Grillo ci ha plagiato perchè nei suoi discorsi sulle liste civiche in pratica ha detto le stesse cose che abbiamo detto noi nei mesi precedenti! Ovviamente Grillo non ci ha plagiato e, anzi, abbiamo trovato nel suo blog e nei suoi discorsi numerosi spunti di riflessione utili. Per questa "affinità di idee" motivo abbiamo creato un Meetup di Partanna collegato a Beppe Grillo consapevoli del fatto che le persone che condividono le idee del comico genovese potessero condividere anche le nostre idee.

martedì 16 ottobre 2007

La vera democrazia sarebbe molto più efficace senza quelli che chiamiamo partiti politici...

Leggete questo articolo estratto dal blog di Beppe Grillo. Si tratta di una intervista a Noam Chomsky. Io ci ho trovato molte affinità con le cose che diciamo noi da diversi mesi e con i fondamenti del "nostro" 1984 oltre a numerosi spunti di riflessione. Buona lettura!

Noam Chomsky mi ha rilasciato un'intervista sul V-day e sulle reazioni dei partiti e dei media.
Chomsky dice: "L'attività politica dei partiti ora consiste nel produrre candidati attraverso meccanismi che sono controllati da concentrazioni di potere economico che emarginano la popolazione". Sei solo un elettore "che ha il diritto di votare e che passa la sua vita a delegare e nel farsi comandare ha trovato la sua nuova libertà" come cantava Giorgio Gaber.
Chomsky esprime una forte preoccupazione per la libertà di informazione e per il futuro di Internet.
Il prossimo V-day sarà sull'informazione. Nelle prossime settimane la data. Stay tuned!

"V-Day. Parlamento Pulito. Nulla è stato detto [prima] dalla stampa. E' davvero incredibile che sia stato possibile e ciò riflette la chiara, se non travolgente, necessità della popolazione che chiede sia fatto qualcosa di concreto per risolvere il persistente problema della politica italiana.
Dimostra che [Grillo] ha toccato un nervo scoperto; la reazione riflette, io penso, un senso di colpevolezza e paura. Quello che stanno facendo è molto importante e, per il potere, preoccupante. Tralasciamo l'accusa di terrorismo, che non ha senso. Ma l'accusa di populismo è interessante.
Cos'è il populismo? Populismo significa appellarsi alla popolazione; è un'accusa grave se viene da chi guida l'opinione pubblica. Pensano che la popolazione debba essere tenuta lontana dalla gestione degli affari pubblici. Pensano che la popolazione dovrebbe essere spettatrice e non partecipe.
Secondo questo punto di vista è sbagliato provare a coinvolgere la gente nella gestione della cosa pubblica. Forse il più grande intellettuale USA del XX secolo, Walter Lippman, pensava che la maggioranza della popolazione fosse ignorante e inaffidabile; le persone responsabili che dovrebbero guidare il Paese devono essere tenute al riparo dalle sue iniziative, dalla sua rabbia. Non è una posizione inusuale; è comune tra i liberal, gli intellettuali democratici e, da loro, si trasferisce alle classi dirigenti. E' chiaro, quindi, perché le persone al potere non agiscono secondo i desideri della popolazione; questo è l'opposto di una democrazia funzionante. Penso che la vera democrazia sarebbe molto più efficace senza quelli che chiamiamo partiti politici, che funzionano solo come macchine per la produzione di candidati. L'unica forma di partecipazione è radunarsi ogni tanto e scegliere tra candidati e programmi che vengono presentati loro. Le persone sono escluse dalla formazione delle posizioni politiche dei candidati.
Alcune figure che sono in grado di raccogliere finanziamenti, il che vuol dire che sono "create" dal mondo economico, arrivano nelle città e dicono " Vota per me perché so io cosa fare" e la gente decide se votarli o meno. Una società democratica dovrebbe funzionare un po' diversamente. Cosa dovrebbe accadere in una democrazia vera? La gente si radunerebbe pubblicamente e deciderebbe quale politica preferisce e direbbe ai candidati: "Questa è la politica che desideriamo; se sei in grado di portarla avanti bene, altrimenti vai a casa" Questa sarebbe una democrazia effettiva, il che è molto lontano dalla situazione attuale. L'attività politica dei partiti ora consiste nel produrre candidati attraverso meccanismi che sono controllati da concentrazioni di potere economico che emarginano la popolazione.
Un grande commentatore americano del XX secolo, John Dewey, evidenziò correttamente come "la politica è l'ombra che il potere economico ha posto sulla società". Sembra proprio così, e non è democrazia.
C'è una nuova battaglia da combattere: se Internet debba rimanere libera e gratuita, come lo è se rimane in mani pubbliche, o se debba essere controllata. Controllare Internet non è facile ma ci sono i modi per farlo. Ci sono pochi sistemi per accedere alla Rete: se venissero privatizzati li vorrebbero controllare. Questa è una delle più grandi battaglie negli Stati Uniti, ora." Noam Chomsky




Dal blog di Beppe Grillo

lunedì 15 ottobre 2007

Le primarie del Centro-Sinistra un successo? Non mi sembra proprio!

Ecco cosa leggo su uno dei tanti articoli che ho letto oggi sui giornali italiani: "«Gli italiani - ha commentato Antonello Soro, uno dei coordinatori del Comitato 14 ottobre - hanno confermato che abbiamo avuto ragione a credere in un partito che nasca dai cittadini». Ma la buona partecipazione avrà più di una ricaduta politica. La prima consiste nel confronto con il V-day di Grillo, che ha portato nelle piazze italiane 300 mila persone: la prova è senz’altro vinta. Tanto che il ministro per le politiche giovanili, Giovanna Melandri, può dire che quella di oggi «è una risposta all’antipolitica di Grillo: con garbo vorrei proprio farglielo notare»." Ecco a cosa ci riferiamo quando parliamo del famoso 2+2=5 e della politica autoreferenziale! Ci prendono tutti per stupidi? Cosa vorrebbero farci credere? Che 3.000.000 di persone sono rappresentative dei quasi 20.000.000 (e dico ventimilioni!) di italiani che alle precedenti elezioni del 2006 hanno votato per la Sinistra? Parliamo del 15%! Un successo? Non credo proprio! Tutti sappiamo come funzionano queste famigerate primarie. E' una pura operazione propagandistica (che tra l'altro porterà circa 3 milioni di euro nelle casse della Sinistra grazie alle offerte dei cittadini che vanno a "votare"). Il politico di turno del Comune che PREGA l'amico-del-parente-dell'amico di andare a votare (per Veltroni) per fargli fare bella figura con il partito e dimostrare che ha presa sugli elettori. Risultato? La metà delle persone non vota con coscienza. Lo fa perchè gli è stato chiesto da altri. Lo dico perchè lo hanno chiesto anche a me diverse volte in occasione di queste e delle precedenti primarie. Così come sarà successo a molti di voi. E' inutile che ci parlano di una politica che "..nasca dai cittadini". Sono i politici che, ancora una volta, utilizzano i cittadini come "marionette" per fare emergere realtà inesistenti e commentare risultati a dir poco imbarazzanti come dei successi. Se davvero ci fosse ammirazione per questa "vecchia" politica sarebbe andata a votare almeno la metà di quei 20.000.000 di povere "vittime" della nosta amata Casta di Sinistra. Diciamoci la verità. A votare ci sono andati quegli ignari cittadini che ancora si illudono di essere protagonisti della democrazia e, invece, sono povere marionette che recitano in una scenetta già scritta (in questo caso l'elezione di Veltroni a leader del PD). Per inciso e per par-condicio, lo stesso discorso identico si sarebbe potuto fare anche per la Destra. Non è una risposta all'antipolitica. Sono proprio operazioni propagandistiche come queste che alimentano il crescente malumore delle persone che sono stanche di essere prese in giro. E' la politica che, ancora una volta, pensa solo a se stessa.

Ecco un articolo interessante sull'argomento sul blog di Beppe Grillo

S.M.

domenica 14 ottobre 2007

Saranno famosi....?

Non ci credevamo nemmeno noi...!! Eppure...a Partanna per adesso non ci "fila" quasi nessuno, mentre un settimanale politico di Trapani (QP - Quarto Potere) ci cita già da due numeri, estrapolando dalle poche cose che abbiamo scritto nel blog praticamente tutto: il giornalista è riuscito a tirar fuori, dalle nostre parole buttate giù alla rinfusa, anche il manifesto programmatico e la nostra idea di politica, apprezzando l'idea della "politica dal basso"...esattamente ciò che noi vorremmo tutti apprezzassero! Ci considerano uno dei gruppi grilliniani più numerosi della provincia e, visto l'articolo scritto, uno dei più degni di nota in quanto abbiamo un progetto per una lista civica! Non so a Partanna ancora chi ci ha notato...o che ne so...magari fa finta di non averci notato, ma noi vogliamo ringraziare per le citazioni e per l'articolo a pagina intera...almeno qualcuno ci nota!!

Scarica l'articolo dedicato a noi del 12/10/2007

P.S.: Dal link da noi fornito, è possibile scaricare le copie del settimanale Quarto Potere in formato pdf. In particolare i numeri che ci riguardano sono del 04/10/2007 e del 12/10/2007.